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L'irrigazione nasale: dalla tradizione alle evidenze moderne, una pratica sorprendente per la salute del seno nasale

visibility 15 Views comment 0 commenti person Pubblicato da: Naturpharma S.r.l. list In: Lavaggi nasali
L'irrigazione nasale: dalla tradizione alle evidenze moderne, una pratica sorprendente per la salute del seno nasale

La rinosinusite cronica (CRS) è una condizione comune che affligge milioni di persone in tutto il mondo, caratterizzata da infiammazione persistente delle mucose dei seni paranasali. Per affrontare questo problema, un approccio innovativo e semplice ha guadagnato terreno nella medicina moderna: l'irrigazione nasale con soluzione salina. Questa pratica, radicata in antiche tradizioni, si sta rivelando un'alleata preziosa per il trattamento delle malattie croniche delle vie respiratorie superiori.

Un tuffo nel passato: le origini dell'irrigazione nasale 

Sebbene possa sembrare una scoperta moderna, l'irrigazione nasale ha radici profonde. Risalente al XV secolo, è una delle pratiche di pulizia del corpo nello Hatha Yoga. Il Jala Neti, che utilizza un dispositivo chiamato "neti pot", era originariamente concepito per purificare le cavità nasali con acqua salina. Nel tempo, questa tradizione orientale si è evoluta e adattata, trovando un posto anche nella medicina occidentale. Il primo riferimento a questa tecnica nella medicina occidentale risale al 1895, quando apparve un articolo sulla British Medical Journal.

La scienza dietro i benefici 

La ricerca moderna ha confermato l'efficacia dell'irrigazione nasale nella gestione della CRS e di altre condizioni respiratorie. Studi hanno dimostrato che l'irrigazione con dispositivi ad alto volume (>100 mL) è particolarmente efficace, permettendo un lavaggio meccanico delle cavità nasali e una migliore distribuzione di terapie farmacologiche locali, come corticosteroidi e antibiotici. Questo approccio non solo rimuove il muco infiammatorio, ma migliora anche la funzione mucociliare, temporaneamente compromessa in condizioni croniche.

Un valido supporto post-chirurgico 

Per i pazienti sottoposti a chirurgia endoscopica dei seni (ESS), l'irrigazione nasale ad alto volume diventa fondamentale. Essa permette una pulizia efficace delle cavità nasali, facilitando la somministrazione di farmaci e riducendo il rischio di mucostasi, una condizione che può aggravare l'infiammazione e compromettere il recupero. Tuttavia, l'irrigazione nasale non è esente da effetti collaterali. Alcuni pazienti riferiscono sintomi lievi, come irritazioni nasali o disturbi alla tuba di Eustachio, sebbene siano eventi rari e generalmente tollerabili.

Sfide e prospettive future 

Nonostante i numerosi benefici, ci sono ancora alcuni limiti nell'applicazione dell'irrigazione nasale. I dispositivi a basso volume, come spray e nebulizzatori, hanno una portata limitata e non riescono a raggiungere efficacemente i seni paranasali, riducendo così il loro ruolo nella gestione della CRS. Inoltre, il successo della tecnica dipende dall'aderenza e dalla corretta esecuzione da parte del paziente. L'ottimizzazione dei protocolli e l'educazione dei pazienti rappresentano le sfide principali per massimizzare i benefici di questa terapia.

Una terapia semplice, economica e promettente 

In un'epoca in cui la medicina cerca soluzioni economiche, non invasive e basate su solide evidenze, l'irrigazione nasale con soluzione salina emerge come una risposta promettente. La sua capacità di ridurre l'infiammazione, migliorare la funzione nasale e facilitare la somministrazione di farmaci rende questa pratica un pilastro nella gestione delle malattie croniche delle vie respiratorie superiori. La sua semplicità e accessibilità la rendono un'opzione terapeutica di grande valore per pazienti di tutte le età.

source: https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC9449065/

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